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L'accoglienza come diritto dei popoli

di Angela Ascione Federica Lelli Giulia Nanni

 

Bologna - La tutela dei richiedenti asilo deve essere rispettata attraverso l'accoglienza di essi, da parte dei Paesi europei, come stabilito dai precetti della Convenzione di Ginevra e, in Italia, dalla Costituzione.

 

Il diritto d'asilo

 

Il diritto di asilo è tra le principali prerogative dell'uomo per cui tutti i Paesi devono rispettare tale richiesta di accoglienza senza alcun tipo di opposizione; questo fondamento viene riconosciuto, per lo Stato italiano, dall'articolo 10 della Costituzione italiana, il quale afferma:

 

"Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge".

 

La Convenzione di Ginevra

 

Successivamente, nel 1951 con la Convenzione di Ginevra viene formulato il diritto internazionale secondo il quale il rifugiato, nel caso in cui dovesse temere l'impedimento delle proprie libertà fondamentali e decidesse di abbandonare la propria terra di appartenenza, potrà trovare protezione presso un altro paese.

 

Tale Trattato esplicita inoltre in maniera chiara il termine "rifugiato" ovverosia colui il quale, per svariate motivazioni, per esempio persecuzioni di razza o religione, si trova fuori dallo Stato di cui è cittadino.

 

All'interno del primo articolo della Convenzione di Ginevra vengono indicati i diversi motivi per cui un rifugiato può essere considerato tale: "Discriminazioni sulla razza, sulla nazionalità, sull'appartenenza ad un determinato gruppo sociale, negazione delle pratiche di culto e delle idee politiche. Invece le ragioni per cui non viene più riconosciuta al profugo la sua condizione sociale sono : "La ripresa della cittadinanza del proprio Paese di appartenenza o la non accettazione dei requisiti tali per cui venga considerato un rifugiato. 

 

La Dichiarazione dei diritti umani

 

Il diritto di migrare è stato riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, secondo cui ogni persona è libera di muoversi all'interno dei confini di qualsiasi Stato.

 

 

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